Nella cornice del piccolo e prezioso Teatro delle Logge Anita Cerquetti di Montecosaro, il 04/09/21 alle ore 18,00 si è tenuto un bell’evento per la presentazione del libro ‐ catalogo “Mario Capponi artista artigiano 1937‐2005”. A 16 anni dalla sua morte, la moglie Anna Cattaneo e i figli Irene ed Enricomaria, hanno voluto ricordarlo promuovendo la pubblicazione del libro, curato da Loretta Fabrizi e da Stefano Lucinato per la parte grafica, entrambi già docenti di Storia dell’Arte e di Tecniche grafiche speciali presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata ed attualmente operativi all’interno dell’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata.
In apertura il video “Interferenze”, realizzato da Enricomaria Capponi su una traccia sonora elettronica da lui stesso elaborata ha accolto gli spettatori dimostrando l’attualità delle opere del padre alle contaminazioni con la musica contemporanea. Sono intervenuti alla presentazione: Reano Malaisi, Sindaco di Montecosaro, che ha sottolineato la necessità nel tempo attuale di recuperare il “saper fare” della tradizione artigianale. Anna Cattaneo, che ha tratteggiato con toccante partecipazione alcuni aspetti della vita di Mario Capponi servendosi della poesia “I gabbiani” di Vincenzo Cardarelli.
Il suo attaccamento al mare col suo instancabile movimento e con tutti i suoi “regali”; il volo negli spazi aperti senza confini; la ricerca della pace mai pienamente trovata. Loretta Fabrizi, in veste di conduttrice e relatrice, Giuliana Pascucci, storica dell’arte e museologa, conservatrice presso i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata, Giuseppe Trivellini di Treia, grafico e designer, che hanno scritto per il catalogo testi di puntuale e approfondita lettura critica. L’amico fotografo Giuseppe Ricciotti ha ricordato Mario e le loro esperienze nate da una comune volontà artistica, documentando e interpretando fotograficamente le opere prodotte fino a tutti gli anni ’80, evidenziandone gli aspetti di gioco e di divertimento apparentemente inusuali per il temperamento schivo e riservato dell’Artista.
Con un solo rammarico, quello di non averne fotografato la bottega/falegnameria che avrebbe espresso molto del modo di operare di Mario Capponi e del legame che la sua opera artistica ha intessuto con la sapienza artigianale. In chiusura anche l’amico Francesco Colonnelli ha voluto ricordare Mario sottolineandone l’aspetto umano. Come tutti, ne ha colto la riservatezza, la sensibilità, e la bontà, oltre alla straordinaria precisione artigianale.
Una testimonianza di profondo affetto e di grande stima da parte di tutti gli intervenuti. Gli intermezzi musicali dell’arpa di Monica Micheli e del violino di Andrea Esposto, con brani scelti appositamente sull’onda delle opere di Capponi hanno intervallato i discorsi armonizzando le parole, i ricordi, le emozioni e creando un’atmosfera intima e leggera.
L’amico Trivellini, a sorpresa e con grande gioia dei presenti, chiude la serata cantando, come tenore, accompagnato dall’arpa e dal violino, “Gabriel’s oboe” di Ennio Morricone. Un brindisi di saluto rinsalda o rinnova le amicizie a conclusione di una serata ricca di spunti di riflessione, emozioni e piena d’arte.
Anna Cattaneo